Mattino: volo Bologna/Catania. Ore 9,35/11,15

Pomeriggio: partecipazione alla “processione delle candelore”

Sera: la spettacolare scenofrafica “sira o’ tri”. I fuochi, chiamati “pani di Sant’Agata” sono fra gli aspetti più suggestivi della celebrazione della Santa.

Cattedrale di Sant’Agata: devote vestiti con il tradizionale “sacco”, tunica bianca con berretto nero.

Ore 4,30 – rosario

Ore 5,15 – esposizione delle reliquie di Sant’Agata

Ore 6 – messa dell’Aurora, dopo la quale le relliquie vengono translate sul fercolo d’artento, baldacchino adorno di garofani rossi.

Indi inizia la processione che compie il giro esterno della città in senso antiorario.

In questa giornata si svolge l’evento più caratteristico di tutta la festa: “ ‘a chiamata de’ capuccini” durante il quale il fercolo viente trainato di corsa fino in coima alla salita verso la chiesa di san domenico

La giornata più lunga ed il giorno più importante.

Il fercolo durante la giornata è custodito ed esposto all’interno del duomo

Alle 18, fra fuochi di artificio,  il fercolo ora adorno di garofani bianchi simbolo di purezza, esce e viene portato in processione lungo le vie della città, facendo il “giro interno”, seguito da migliaia di fedele che portano grossi ceri accesi e inneggianti alla patrona.

Uno dei momenti più attesi dai fedeli è “a chiamata ‘i San Giulianu” , insieme al canto delle monache di clausura di san benedetto che escono solo in questa occasione

La processione si protrae fino alle prime ore del giorno successive e dopo 18 ore la santa ritorna in cattedrale,  tra canti e fuochi di artificio, sant’agata vierne salutata.